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Brano tratto dalla pubblicazione "Il Ritorno dei Cappuccini a Lecco" a cura di Umberto Panzeri
La tradizione francescana e cappuccina è sempre stata capace di capire il bisogno della gente e di rispondervi adeguatamente. In parrocchia, a partire dal novembre 1982, viene aperto il "Centro di Accoglienza Francescana", un luogo a servizio degli anziani della parrocchia: un ambulatorio in cui essi si possono recare per quelle terapie con caratteristiche continuative quali iniezioni, aerosol, controlli della pressione..., senza il disagio dell'attraversamento della città e della visita a pagamento. Un'opera esemplare grazie alla disponibilità di tante persone che sanno dare un po' di se stessi al bisogno degli altri.
Parole tratte dall'articolo sul 30° Anniversario del C.A.F. pubblicato sul Bollettino di dicembre 2012
Attualmente l'Ambulatorio del C.A.F. è aperto dal lunedì al venerdì
dalle 9,30 alle 11,00, con chiusura estiva nei mesi di luglio e agosto. A turno
si alternano infermiere/i professionali in pensione e segretarie/i che, oltre
tenere i registri con i nominativi e le cure degli utenti, raccolgono per
iscritto richieste e offerte di lavoro tipo baby-sitter, badanti, servizi domestici.
Vi è una volontaria coordinatrice per l'organizzazione dei turni,
la pulizia, l'acquisto del materiale sanitario.
Gli utenti frequentano l'ambulatorio con una presenza media di 15 - 20
persone ogni giorno, con punte notevoli nel periodo invernale.
Gli operatori sono tutti volontari e il servizio è completamente gratuito.
Economicamente il CAF si autogestisce attraverso liberi contributi degli
operatori volontari e di altre persone che apprezzano il servizio stesso:
ciò permette le spese di gestione, la manutenzione dei locali e
l'Assicurazione obbligatoria.
La Parrocchia contribuisce per il riscaldamento e l'illuminazione.
Il Centro Accoglienza Francescano, il 22 dicembre 2002 ha ricevuto dall'ELMA
(Ente Lecchese Manifestazioni) il Premio della bontà "Maria
Sala ved. Corbetta" e continua il suo servizio a favore degli anziani della
parrocchia e del quartiere, attraverso il servizio degli attuali fedeli, preziosi
e instancabili operatori e operatrici.
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